Il Museo della Liquirizia “Giorgio Amarelli”, nato nel 2001, è stato vincitore del Premio Guggenheim, per il quale è stato emesso un francobollo dalle Poste Italiane nel 2004 nella serie “Il Patrimonio Artistico e Culturale Italiano”. Una storia, quella degli Amarelli, iniziata intorno all'anno Mille e proseguita nei secoli fra Crociate, impegno intellettuale e agricoltura. Una storia da toccare con mano, da leggere, da ascoltare, da vivere. La famiglia Amarelli ha voluto fortemente la realizzazione di questo Museo con il desiderio di presentare al pubblico una singolare esperienza imprenditoriale, nonché la storia di un prodotto unico strettamente legato al territorio. Il Museo fa parte degli Hénokiens, la prestigiosa Associazione Internazionale che riunisce le aziende familiari bicentenarie di tutto il mondo.
Incisioni, documenti, libri, foto d'epoca ma anche attrezzi agricoli, oggetti di vita quotidiana e splendidi abiti antichi a testimoniare la vita di una famiglia che valorizza i rami sotterranei delle piante di liquirizia che crescono spontanee sulla costa ionica. Nel 1731 la brillante idea di estrarne il succo con un procedimento esposto al centro della prima galleria del museo, mentre nelle vetrine si raccontano l'organizzazione, la commercializzazione e le prime confezioni. Il percorso continua nella seconda sala dove, tra vecchi tralicci e guidati dalla fascinosa luce di lampade Edison, si dipana la storia dell'energia elettrica e della rivoluzionaria trasformazione che ne consegue, con l'affinamento dei processi, la specializzazione e l'aprirsi di nuovi orizzonti commerciali.
Infine, l'avvento dell'elettronica con la proiezione verso un futuro sempre più sofisticato e tecnologico e la rassegna dei successi più recenti. All’esterno continua il "Museo Open Air", caratterizzato da una esposizione unica di pezzi industriali d'epoca, tutti catalogati.