Chianalea di Scilla è il pittoresco borgo di pescatori incastonato sulla punta dello stivale, nell’incantevole Costa Viola in provincia di Reggio Calabria. L’antico borgo si configura come un mosaico di case poste direttamente sul mare e divise da stretti vicoli, caratteristica che lo qualifica come uno dei borghi più belli d’Italia.
La sua origine è antichissima, come si narra sin dai tempi di Omero: costruita dagli esuli troiani per la sua posizione e per la ricchezza delle sue acque. Il suo nome deriva da “Piano della Galea”, ma è chiamato anche Acquagrande o Canalea, perché le piccole case che sorgono direttamente adagiate sull’acqua, sono separate le une dalle altre da piccole viuzze, simili a canali che scendono direttamente nel Mar Tirreno, formando un idillio fra civiltà e natura che resiste da secoli. L’attività sulla quale si basa gran parte dell’economia del quartiere di Chianalea è la pesca, in particolare quella del pesce-spada, che secondo la leggenda è l’unica creatura incapace di provare orrore per la mostruosità di Scilla, che durante la stagione degli amori raggiungeva in grossi branchi questo tratto di mare proprio per corteggiarla. Da qui l’abbondanza di pesce-spada lungo lo Stretto, che è motivo di una pesca tradizionale. In passato la pesca del pesce-spada era effettuata con una particolare imbarcazione chiamata “Luntre”, di cui oggi esiste un unico esemplare, custodito in una sala del Castello di Scilla.
Le escursioni in mare sulle tipiche passerelle rappresentano per il turista un momento indimenticabile, dove è facile entusiasmarsi gustando quanto di meglio c’è sul mercato ittico nei caratteristici locali a picco sul mare che impreziosiscono il borgo.
Menzione a parte va fatta per la famigerata sagra del pesce spada che si tiene agosto nel porto di Scilla.