Inaugurato il 21 maggio 2016, il Museo della lingua greco-calabra ROHLFS è sito nel piccolo borgo di Bova, capitale riconosciuta dell’area grecanica calabrese. La visita a questo museo particolare consente di conoscere più da vicino la lingua greco-calabra, la sua storia e sue le peculiarità arcaiche attraverso l’esposizione delle tesi linguistiche formulate da Gerhard Rohlfs il quale, fin dal 1924, sostenne l’origine magnogreca della parlata che ancora vive nei borghi ellenofoni di Bova, Gallicianò e Roghudi, nei versanti più impervi dell’Aspromonte meridionale”.
Il museo trae la sua denominazione dallo studioso tedesco del linguaggio Rohlfs, che per tutta la sua vita (94 anni), ha svolto un’attività intensa di ricerca, centrando la sua attenzione sulle tradizioni etno-linguistiche del Meridione d’Italia e della Calabria in particolare.
Nel suo continuo peregrinare per la terra calabra alla scoperta di tracce antropologiche, ha raccolto numerose informazioni circa gli idiomi propri dell’area grecanica unitamente a tanti beni materiali di grande significato per la cultura popolare, fissando in pregevoli scatti fotografici luoghi e volti dei territori indagati.
All’interno del museo di pregiato valore è lo scrigno della memoria, il quale conserva anche reperti di tradizione orale. Di notevole importanza è il Dizionario dialettale della Calabria in cui sono confluiti anni di lavoro alacre dello studioso. Il Museo della Lingua Greco-Calabra di Bova è una tappa irrinunciabile per godere della Calabria nella sua essenza fatta di storia, cultura, intelligenza, identità, tradizione, un connubio di arte, stilemi linguistici e tradizioni popolari che rendono speciale questa terra, della quale l’area grecanica è una delle porzioni più affascinanti ed emozionanti.