I Bronzi di Riace, statue di bronzo di provenienza greca o magnogreca o siceliota, ascrivibili al V secolo a.C., sono stati rinvenuti il 16 agosto del 1972 presso la località Porto Forticchio di Riace Marina. Tante sono state le ipotesi, più o meno scientifiche, sull’identità dei due bronzi; l’analisi delle terre di fusione rimaste dentro le due statue dimostra che esse sono state ad Argo, nel Peloponneso, in Grecia. La lettura degli attributi presenti sulle statue rende, però, certo che si tratti di due guerrieri. Di più, la presenza di una cuffia di pelle sulla testa del Bronzo B fa capire che il personaggio rappresentato sia stato un re o un generale.
I Bronzi si trovano al Museo nazionale della Magna Grecia di Reggio Calabria, luogo in cui sono stati riportati il 12 dicembre 2013, dopo la rimozione e il soggiorno per tre anni (con annessi lavori di restauro) presso Palazzo Campanella, sede del Consiglio Regionale della Calabria a causa dei lavori di ristrutturazione dello stesso museo. I Bronzi sono diventati uno dei simboli della città stessa.
Gli studi moderni hanno dimostrato che i Bronzi furono restaurati più volte in epoca imperiale romana. Soprattutto Eteocle (il Bronzo B) dovette ricevere grandi cure e attenzioni, perché il suo braccio destro si era deformato o rotto.