Dedicato a Maria Santissima Assunta il Duomo di Reggio Calabria è una delle chiese più grandi e imponenti della regione, nonché Cattedrale dell'Arcidiocesi Metropolitana di Reggio-Bova.
Le origini della cattedrale si fanno risalire alla fondazione della chiesa da parte di San Paolo, che sostò a Reggio durante il viaggio che in catene lo portava da Cesare a Roma nel 56 d. C.
Durante il XVI secolo, come molti edifici della città, la chiesa venne saccheggiata e incendiata dalle incursioni dei turchi per ben due volte.
Nel 1741 Mons. Polou fece riedificare un nuovo tempio in stile tardo barocco, in un periodo in cui si cominciava a risentire delle influenze neoclassiche tipiche del vicino barocco siciliano, con una struttura a croce latina e a tre navate, ubicata accanto all'attuale via Castello e che si inoltrava verso il corso Garibaldi.
La facciata è suddivisa in tre parti con quattro torri ottagonali traforate, con croci sulla sommità. Sulla parte centrale della facciata vi è una finestra trifora, sormontata da un rosone, inclusi in una cornice a motivi floreali. Al prospetto si accede tramite un’ampia scalinata, in quanto l’edificio è sopraelevato rispetto alla piazza. Sulla scalinata si possono ammirare due imponenti statue, di San Paolo e di Santo Stefano di Nicea, il primo vescovo di Reggio, scolpite da Francesco Jerace nel 1928. Sulla facciata si aprono tre portali di bronzo.