Ubicato nell'omonima piazza, il Castello Aragonese di Reggio Calabria è la principale fortificazione della città, considerata, insieme ai Bronzi di Riace ed al Museo Archeologico Nazionale, il simbolo della città.
Anche se è universalmente conosciuto come "aragonese", l'origine del Castello di Reggio è in realtà molto più antica, tracce di una fortificazione di questa zona della città infatti risalgono all'epoca romana.
Comunque fu Ferdinando I di Aragona che nel 1458 eseguì le modifiche più sostanziali, facendo costruire le due torri merlate ed il fossato.
Nonostante il castello venne danneggiato dal terremoto del 1908, furono effettuati lavori di restauro che consentirono il mantenimento della parte più antica e significativa del bastione, quella con le due torri aragonesi.
Oggi, grazie a sapienti e moderni lavori di restauro, il castello si presenta in tutta la sua bellezza, ed è sede di periodiche esposizioni e mostre d'arte e di fotografia. Ciò che oggi è dunque possibile vedere del castello, di pianta rettangolare, sono le due torri cilindriche merlate del periodo aragonese poste a sud collegate da una cortina muraria in cui un toro in pietra sull'alta scarpata ed un motivo ad archetti ogivali su mensole scandiscono il prospetto esteriore. Al di sopra degli archetti un'alta fascia di muratura è interrotta dalle bocche di fuoco. Nella zona nord, diroccata, una serie di terrazze permettono l'accesso alle torri che presentano, all'interno, una scala circolare centrale con cinque vani rettangolari che ospitano i pezzi di artiglieria. La struttura muraria è mista ed è composta da pietra di varia pezzatura e mattoni di laterizio.